Riordino CRI: tre giorni di mobilitazione della Cisl FP

CRI

La Cisl Fp spinge sul pedale della mobilitazione per chiedere profonde modifiche alla bozza di riordino della Croce Rossa Italiana presentata dal governo. Bozza sulla quale grava anche la richiesta di emendamenti espressa dalla Camera dei Deputati in questi giorni.

La federazione della funzione pubblica Cisl alza il tono della protesta e scende in piazza per dire No al ridimensionamento dei servizi e al rischio di taglio al personale: tre giorni di iniziative - sit-in, volantinaggi, azioni di informazione e sensibilizzazione - nella capitale e in tutte le regioni.

A Roma il 26 e 27 settembre gli operatori della Cri protesteranno davanti al Ministero della Salute, mentre il 28 settembre il sit-in si sposterà a Palazzo Chigi. Negli stessi giorni, a livello locale, sono previste iniziative e manifestazioni in tutti i capoluoghi di regione davanti alle Prefetture.

Primo obiettivo: ottenere un incontro con il ministro della Salute Renato Balduzzi interessando anche i prefetti. Secondo obiettivo: discutere di come rivedere il provvedimento nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini. Non va dimenticato infatti che la Cri offre prestazioni che, riguardando l’assistenza sociale ed il soccorso sanitario, sono vitali per le persone e le comunità.

La priorità per la Cisl Fp è salvaguardare tanto i livelli di efficienza quanto i livelli occupazionali:  ci sono 4.000 posti di lavoro a rischio e un’ipotesi di privatizzazione selvaggia che finirebbe per mettere in ginocchio la funzione stessa dell’ente.

Con i tre giorni di mobilitazione, la Cisl Fp chiede con forza risposte concrete: cioè una riorganizzazione vera che punti sulle professionalità e che rilanci il prestigio della Cri.

Stampa