05 Giu2012
CRI: mobilitazione contro la privatizzazione
Il primo giugno odierna, si è tenuto un nuovo incontro nel quale il Ministro della Salute, Prof. Balduzzi, ha confermato i contenuti, già illustrati nella precedente riunione , del D.lgs. attraverso il quale il Governo intenderebbe riordinare la CRI. Il decreto ripropone la nascita di una Associazione privata, destinata ad assumere dal 01.01.2014 le funzioni esercitate dalla CRI, a cui si affianca, sempre a partire dalla medesima data per esercitare un ruolo di supporto tecnico e logistico nei confronti della Associazione, un Ente pubblico non economico denominato Ente di pronto intervento umanitario.
Tale ente opererebbe sino al 31.12.2016 e, a partire dal 01.01.2017, verrebbe soppresso e posto in liquidazione. Nella riunione del 16 maggio u.s. era stato assunto, da parte del Ministero, l’impegno di riconsiderare la questione occupazionale. Nel testo del D.lgs. non si riscontrano misure in grado di fare fronte alle giuste aspettative dei lavoratori, siano essi lavoratori a tempo indeterminato che a tempo determinato.
Resta invece la privatizzazione della CRI e di tutti i servizi assistenziali e socio sanitari pubblici, che l'Ente ha sinora assicurato alla collettività. L’impianto non offre prospettive e soluzioni che garantiscano sia la tenuta e la qualità dell'attuale livello dei servizi sia l'occupazione che interessa oltre 4000 lavoratori, che vedono a rischio il proprio posto di lavoro.
Alla fine dell’incontro il Ministro si è reso disponibile a proseguire un confronto che entri nel merito del testo e più precisamente sul tema occupazionale. Le scriventi OO.SS., pur rendendosi disponibili ad un concreto confronto per la salvaguardia dei servizi pubblici e dei livelli occupazionali, mantengono il proprio giudizio negativo nei confronti del disegno di riordino, confermando lo stato di agitazione di tutto il personale della CRI.
04 Giu2012
Beni culturali: la mobilitazione continua
DOPO L’INCONTRO AL M.E.F. SI SBLOCCANO I FONDI DEL MI.B.A.C.!
La giornata di mobilitazione nazionale in difesa del salario e dei diritti dei lavoratori MiBAC ha cominciato a dare i suoi frutti
CGIL CISL e UIL, in occasione della giornata di lotta che ha visto coinvolti tutti i lavoratori in servizio presso gli Istituti del MiBAC hanno registrato una grande partecipazione. Oltre alle programmate assemblee nei luoghi di lavoro si è tenuto un sit-in davanti al Ministero Economia e Finanze necessario per sbloccare i pagamenti, dovuti al personale, relativi agli emolumenti accessori.
La manifestazione si è resa necessaria anche per ribadire il diritto sacrosanto dei lavoratori ad essere retribuiti in tempi certi. Alla fine della manifestazione i rappresentanti Nazionali delle OO.SS. confederali sono stati ricevuti, da un dirigente del Gabinetto del Ministro, con il quale, al termine di un confronto pacato ma deciso, sono state ottenute le seguenti assicurazioni: